Una naturale propensione alla comunicazione e la capacità di ascoltare sono tra le qualità più spiccate di Lina Unali, affermata poetessa e docente universitaria di letteratura inglese e americana all’Università di Roma Tor Vergata. Oltre alla familiarità con numerose lingue (italiano, sardo, inglese, cinese, russo, francese, spagnolo, hindi, arabo e tedesco), ciò che colpisce nei suoi testi è la straordinaria capacità di attivare canali di comunicazione in qualsiasi contesto linguistico e culturale si trovi, grazie ad un’empatia autentica, sostenuta dall’idea che si possano dischiudere corrispondenze tra parole e mondi apparentemente distanti tra loro.Il suo ultimo libro intitolato «Materia Cinese Chinese Matter» è stato pubblicato da una casa editrice con sede ad Hargeisa (Somalia), Londra, Pisa e chiamata in modo molto significativo, PONTE INVISIBILE, quasi un invito alla comunicazione tra i continenti, al superamento dell’eurocentrismo e delle percezioni stereotipate delle culture cosiddette altre. Come il titolo stesso del volume suggerisce, attraverso l’accostamento dell’italiano e dell’inglese che si riflettono armonicamente l’uno nell’altro, le poesie e le brevi prose raccolte nel volume bilingue sono state scritte ora in inglese, ora in italiano e talvolta anche in cinese e successivamente ripensate, ri-immaginate, riscritte (mai meramente “tradotte”) nell’altra lingua, sovvertendo, in questo modo, qualsiasi idea di “gerarchia linguistica e culturale” che sia frutto di una mente “fissa”, incapace di cogliere i fenomeni del reale da diverse prospettive, isolata negli spazi angusti dell’ego.
Come Lina Unali scrive nel suo “Frammento del diario cinese”, “Ho pensato che persone come me hanno l’inclinazione a travalicare i confini delle nazioni, (…) a congiungersi ad altri gruppi umani, ad appassionarsi di spazi lontani dal proprio e amarli come il proprio” (39). Lina Unali ha definito la sua tecnica come “un fluido trascorrere tra una lingua e l’altra” (3) e, in una recente conversazione, ha associato il suo nome a quello di Rabindranath Tagore, il poeta indiano che scriveva esprimendosi in bengalese e in inglese, condividendo quindi con Unali lo stesso progetto rivoluzionario di superamento delle barriere linguistiche e culturali, in un mondo di rinnovata pace e comunicazione.
L’oralità è una delle parole-chiave di «Materia Cinese Chinese Matter». Leggendo le pagine del volume si ha l’impressione che l’autrice, lungi dal soffermarsi sulla contemplazione del proprio io, sia invece tesa ad ascoltare le storie portate dai venti di terre di origine e di terre lontane. Gli echi, le voci, i racconti dei suoi “compagni di viaggio” in Cina (Chin, Yao, Li Shi Yi) vengono poi narrati nuovamente, ricreati dall’autrice, arrivando così a realizzare una composizione polifonica nella quale la voce del poeta s’intreccia con quella dei personaggi della sua moderna “strolling company”, quasi una compagnia teatrale itinerante, come ai tempi di Shakespeare. Il talento di Lina Unali ci ricorda, di fatto, quello dei magnifici autori del periodo elisabettiano riguardo al quale, nelle sue lezioni universitarie, Unali ha spesso sottolineato l’importanza del legame con il mondo del teatro, e la conseguente vitalità, forse si potrebbe dire materialità’ del processo creativo.In altre parole non facevano letteratura. Il “canto corale” di Lina Unali si nutre, così, delle parole di chi aggiunge commenti alle poesie, di chi presenta paper in conferenze internazionali, si arricchisce di disegni, di fotografie, della melodia di Alessandro Campone, che ha messo in musica il testo di “Prima della Primavera”, la poesia che nel 2003 ha vinto il primo premio del concorso nazionale Parola di Donna e che per il suo stile imagista (un tempo si sarebbe forse detto orientale) è stata inclusa nel volume
«Materia Cinese Chinese Matter» è un testo vitale, costruttivo e prezioso che, in un momento in cui la letteratura sembra spesso abbandonarsi alla negatività, nella contemplazione di ferite individuali e storiche, ci ridona la certezza che il ponte verso la comunicazione universale possa, di fatto, essere percorso.
Lina Unali
Materia Cinese Chinese Matter
Ponte Invisibile Edizioni, Pisa, euro 9,50