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23/12/2003: Submitted for publication via web “Materia cinese”: i ponti invisibili di Lina Unali
by Elisabetta Marino (da Unione Sarda: http://www.unionesarda.it/UNIONE/2003/NZ2312/CULT/CLT01/A03.html)
23 dicembre 2003
Tra le molteplici qualità letterarie di Lina Unali, affermata poetessa e docente universitaria di letteratura inglese e americana all’Università di Roma Tor Vergata, spicca un’innata propensione alla comunicazione. Oltre alla familiarità con numerose lingue (italiano, sardo, inglese, cinese, russo, francese, spagnolo, hindi, tedesco), ciò che colpisce è la capacità di interagire con successo in qualsiasi contesto linguistico e culturale, grazie a un autentico interesse filologico, e all’idea che si possano dischiudere corrispondenze tra parole e mondi apparentemente distanti tra loro.
Lina Unali ha definito se stessa come un university wit, adottando il nome che in epoca elisabettiana veniva dato agli scrittori con solida formazione universitaria come Marlowe. L’immagine scelta per la seconda copertina del suo ultimo libro di poesia, Materia Cinese - Chinese Matter (Ponte Invisibile Edizioni, Euro 9,90) rivela tuttavia un altro aspetto del suo modo completo e versatile di essere artista. Sullo sfondo di un tempio in Cina, è in piedi, con carta e penna in mano, intenta a comporre, simile piuttosto a Shakespeare che, nelle sue splendide lezioni universitarie, Lina Unali ha spesso definito come uno “scrittore che componeva in piedi”, sottolineando in questo modo il legame con il mondo del teatro e la vitalità del processo creativo dello scrittore inglese, le cui opere furono ideate con il contributo della compagnia di autori-attori della quale era membro.
Il libro è stato pubblicato da una casa editrice con sede ad Hargeisa (Somalia), Londra, Pisa e chiamata “Ponte Invisibile”, quasi un invito al superamento delle percezioni stereotipate delle culture cosiddette altre. Come il titolo suggerisce, attraverso l’accostamento dell’italiano e dell’inglese che si rispecchiano armonicamente l’uno nell’altro, le poesie e le brevi prose raccolte nel testo bilingue sono state scritte ora in inglese, ora in italiano e talvolta anche in cinese e successivamente ricreate, ripensate (mai meramente “tradotte”) nelle altre lingue, sovvertendo, in questo modo, qualsiasi idea di “gerarchia linguistica e culturale” che sia frutto di una mente “fissa” e incapace di cogliere i fenomeni del reale da diverse prospettive.
Come Unali scrive nel suo Frammento del diario cinese , “Ho pensato che persone come me hanno l’inclinazione a travalicare i confini delle nazioni, (…) a congiungersi ad altri gruppi umani, ad appassionarsi di spazi lontani dal proprio e amarli come il proprio”. L’autrice ha definito la sua tecnica come “un fluido trascorrere tra una lingua e l’altra” e, in una recente conversazione, ha associato il suo nome a quello di Tagore, che scriveva esprimendosi parallelamente in bengalese e in inglese, condividendo quindi con lei lo stesso progetto rivoluzionario di superamento delle barriere linguistiche e culturali, in un mondo di rinnovata pace e comunicazione.
L’oralità è una delle parole-chiave di Materia Cinese - Chinese Matter. Leggendo le pagine del volume si ha l’impressione che l’autrice, lungi dal soffermarsi sulla contemplazione del proprio io, sia tesa ad ascoltare le storie portate dai venti di terre lontane. Gli echi, le voci, i racconti dei suoi “compagni di viaggio” su questa terra (Chin, Yao, Li Shi Yi) vengono poi narrati nuovamente, ri-immaginati, arrivando così a realizzare una composizione polifonica nella quale la voce del poeta s’intreccia con quella dei personaggi della sua moderna strolling company (quasi una compagnia teatrale itinerante, come ai tempi di Shakespeare). Il suo “canto corale” si nutre delle parole di chi aggiunge commenti alle poesie, di chi presenta paper in conferenze internazionali, si arricchisce di disegni, fotografie, della melodia di Alessandro Campone, che ha messo in musica il testo di Prima della Primavera, che ha vinto il primo premio del concorso “Parola di Donna”. In un momento in cui la letteratura sembra abbandonarsi alla negatività, contemplando ferite individuali e storiche, questo testo vitale ci dona la certezza che il ponte verso la comunicazione universale possa essere percorso.
Elisabetta Marino
Materia Cinese / Chinese Matter - Lina Unali. 2003, ISBN: 88-88934-02-2. 9,90 Euro. Come ordinarlo
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